L’Argentina e l’inutilità del lockdown.

Una prova inconfutabile dell’inutilità del lockdown. Il caso argentino.
Nessuno è rimasto chiuso in casa quanto loro: il lockdown totale è cominciato il 20 marzo e molte restrizioni sono tuttora in vigore.
La linea dura è stata un fallimento: il virus è riesploso da settembre, e da allora all’Argentina spetta il record mondiale di vittime per milione di abitanti.
“Com’è possibile che l’Argentina dopo 31 (trentuno) settimane (215 giorni) di lockdown (nessun paese al mondo la batte) è il paese dove il Virus di Wuhan ha colpito di più?”, si chiede il giornalista Riccardo Ruggeri.
“Su 45 milioni di abitanti i contagiati sono 1 milione, da un mese si registrano: a) 10.000 nuovi casi al giorno; b) 400 decessi giorno.
Causa lockdown la povertà galoppa, il 41% degli argentini (18 milioni) è sotto la soglia di povertà. Nelle periferie urbane sei bambini su dieci non si alimentano correttamente”.
“Sprofonda del tutto una economia in crisi già da un decennio. Gli indici di povertà sono esplosi al 41 per cento, l’inflazione è al 37 e il Pil dovrebbe crollare quest’anno del 12 per cento. Peggio della grande recessione del 2001-2002”, ci ricorda il giornalista Rocco Cotroneo.
Facciamo un confronto con i risultati della Svezia? Ma anche di Giappone, Korea e Taiwan, che mai hanno ordinato il lockdown?